Il progetto SAI di San Cassiano, avviato nel 2018 e con una capienza di 35 posti, rappresenta un modello di accoglienza diffusa che ha saputo intrecciare istituzioni, cittadinanza e associazioni in un’esperienza profondamente radicata nel territorio. In un piccolo comune del Salento, l’accoglienza è diventata una parte integrante della vita quotidiana, grazie a una collaborazione costante e trasparente con il Comune di San Cassiano e con la rete di realtà sociali e culturali locali.
Il punto di forza del progetto non sta soltanto nei servizi rivolti ai beneficiari, ma soprattutto nella capacità di coinvolgere la comunità in tutte le sue componenti, creando occasioni di incontro, scambio e crescita reciproca.
Tra le iniziative più significative c’è la celebrazione della Giornata del Rifugiato, organizzata ogni anno dal 2018, che ha trasformato una ricorrenza internazionale in una festa collettiva di paese. In questa occasione le piazze si riempiono di musica, testimonianze e momenti di convivialità, diventando un palcoscenico di dialogo tra culture.
Un altro appuntamento molto atteso è il Capodanno di Comunità, che ha visto il 31 dicembre 2024 cittadini e beneficiari sedersi attorno alla stessa tavola per accogliere insieme il nuovo anno. Una festa che ha avuto un forte valore simbolico: non solo l’inizio di un calendario, ma l’inizio di nuove relazioni, all’insegna della condivisione e della speranza.
La partecipazione alla storica Sagra di San Giuseppe ha segnato un altro tassello importante nel percorso di integrazione. Dal 2018 i beneficiari del progetto collaborano con i cittadini all’organizzazione della festa, contribuendo alla preparazione dei piatti tipici e agli allestimenti. Una tradizione radicata nel tempo che, grazie al SAI, si è arricchita di nuove mani e nuove storie, restituendo alla comunità un senso più ampio di appartenenza.
Il progetto non ha mancato di dare spazio anche alla dimensione sportiva con SWIM – Liberi di nuotare, che tra il 2022 e il 2024 ha permesso a ragazzi migranti e giovani del posto di scoprire insieme lo sport come occasione di benessere e amicizia. L’acqua è diventata metafora di libertà e di nuove possibilità, abbattendo differenze e paure.
Non meno importante è stata la collaborazione con Puliamo il Mondo, che ha visto cittadini, associazioni e beneficiari impegnati nella cura degli spazi comuni. Questa iniziativa ha rafforzato la percezione che prendersi cura dell’ambiente significhi prendersi cura della comunità stessa. Nella stessa direzione si inserisce la collaborazione con Abitare Paduli e Ruralia, che ha portato alla riqualificazione del paesaggio e alla piantumazione di ulivi: un gesto concreto per restituire futuro e bellezza al territorio.
L’équipe multidisciplinare del progetto lavora quotidianamente per sostenere i percorsi individuali dei beneficiari, integrando il supporto psicologico, educativo, sociale e linguistico con la partecipazione attiva alle iniziative comunitarie. È proprio questa sinergia tra lavoro professionale e coinvolgimento collettivo che rende San Cassiano un modello di accoglienza “a misura di persona e di comunità”.
L’impatto sul territorio è stato profondo. Le famiglie hanno aperto le proprie case e i propri cuori, le associazioni hanno trovato nel progetto un partner prezioso, il Comune ha visto rafforzarsi il senso di coesione e partecipazione. L’accoglienza non è rimasta confinata negli appartamenti, ma è entrata nelle piazze, nelle scuole, nei campi sportivi, nelle feste di paese.
Il progetto SAI di San Cassiano dimostra che l’accoglienza non è un percorso a parte, ma un cammino comune, costruito insieme da istituzioni, cittadini e beneficiari. È la prova che un piccolo paese, con la sua capacità di collaborazione e di apertura, può diventare un grande esempio di umanità e di radicamento.